La caccia: un’arte antica quanto l’uomo

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La caccia: un’arte antica quanto l’uomo

Vi dicono che la caccia è violenta? Ecco come rispondere ai luoghi comuni guardando alla storia!

Si sente affermare, a volte, che in origine l’uomo fosse vegetariano. Questo non è esatto: a essere vegetariani erano i nostri antenati australopitechi, che non possono essere considerati esseri umani nel vero senso della parola. L’Homo habilis (2 milioni e mezzo di anni fa) era onnivoro: non cacciava, ma si cibava di animali trovati morti. La caccia attiva comincia con l’Homo sapiens, circa 200mila anni fa.

Inizialmente si cacciava con pietre e bastoni: armi molto arcaiche. Progressivamente, e con il passaggio dall’Homo sapiens all’uomo di Neandertal all’Homo sapiens sapiens, gli strumenti diventano più precisi e raffinati. Le prime evoluzioni tecnologiche sono proprio merito della caccia, che era per i nostri antenati l’attività primaria da tutti i punti di vista. 15mila anni fa i nostri avi cacciatori inventarono il propulsore: un braccio di leva con un solco in cui piazzare il proiettile da scagliare. E se il primo animale a essere addomesticato è stato il cane, 12mila anni fa, è stato proprio per avere un compagno e un aiuto prezioso nelle battute di caccia.

L’attività venatoria ha contribuito a modellare l’organizzazione sociale: che in nessun modo era orientata alla violenza o al predominio su altri uomini. I nostri antenati cacciatori spostavano i loro insediamenti per seguire le prede e non attaccavano mai i loro simili. Paradossalmente, la guerra è nata proprio con la "pacifica" agricoltura: l'uomo diventa sedentario e comincia a usare le armi per difendere ciò che possiede. E sta continuando, tuttora.

Storia della caccia: preistoria